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Il pomodoro, è considerato il re degli ortaggi in Italia, ma prima di diventare quello che è oggi, ovvero, uno dei prodotti più apprezzati sulle tavole italiane nonché il prodotto più coltivato sugli orti e sui balconi delle nostre case, ha avuto un inizio poco fortunato. Scopriamo insieme la sua storia.
In testa alla classifica dei prodotti di scarto importati dalle Americhe vi era proprio il pomodoro, probabilmente per il suo aspetto ben diverso da come lo conosciamo noi oggi: frutti piccoli e giallognoli, spesso contorti, non particolarmente accattivanti.
Il pomodoro era veramente apprezzato in Messico ed in Perù, dove gli Inca e gli Aztechi consumavano ogni giorno, anche sotto forma di salsa, il loro xitomatl (da cui l’inglese tomato), cioè “pianta con frutto globoso, polpa succosa e numerosi semi” .
quando il conquistador Hernán Cortés, di ritorno in patria, ne portò alcuni esemplari. Non vennero subito accolti con gioia, ma bensì “guardati” con grande sospetto, se ne innamorò invece il Re Sole, che a Versailles amava stupire gli amici mostrando quella pianta strana con i fiorellini gialli e le palline giallo-aranciate.
I frutti ispirarono il nome “pomo d’oro”, attribuito dal padre della botanica italiana, Pietro Andrea Mattioli (1501-1577). Gli vennero attribuite proprietà afrodisiache, che ne suggerirono l’impiego in pozioni e filtri magici preparati dagli alchimisti del ’500 e ’600, tanto che nelle diverse lingue europee si ritrovano le espressioni: love apple, Liebesapfel, pomme d’amour (o pomme d’or), e in Sicilia pumu d’amuri. Il nome botanico Lycopersicon, “frutto del lupo”, invece testimonia la diffidenza.
In Italia il pomodoro arrivò solamente nel 1596, sempre come pianta ornamentale delle dimore del Nord, e un ventennio più tardi raggiunse il Meridione, dove il clima favorevole portò a far diventare i frutti più grandi e di colore arancione-rosso, molto più invoglianti, tanto che spinsero il popolo ad iniziare a consumarli. Crudi o cotti, in salsa o fritti nell’olio, nelle minestre e nelle zuppe, gli Italiani del Sud incominciarono ad assaporare il pomodoro quasi un secolo prima di tutti gli altri Europei!
Nel Sud Italia era l’alimento base del popolo, ma ci volle la spedizione garibaldina dei Mille per diffonderlo anche nel Nord…
Successivamente con la selezione genetica operata manualmente dai botanici si è arrivati a creare la miriade di varietà (solo quelle italiane ammontano a 320) oggi reperibili. Più grandi, più piccoli, più dolci, più aspri, perfetti per essere consumati crudi e ideali per preparare gustose salse.
Le nostre salse sono preparate esclusivamente con i nostri pomodori Bio, coltivati nelle terre dell’Azienda San Francesco Bio. Per preservare i sapori e le proprietà nutrizionali delle nostre passate e polpe, il processo di trasformazione dei pomodori ha inizio a poche ore dalla raccolta. Dal gusto eccezionale, perfette a soddisfare anche i palati più esigenti, sono ottime per condire la tua pasta o per realizzare dei piatti gustosissimi e dal sapore unico! Presto disponibili anche in latte da 4 kg. Le puoi trovare in vendita presso il nostro shop online, o presso il punto vendita dell’azienda: Strada Provinciale Barbaruta, 58100 Grosseto.
